La commissione Juri del Parlamento europeo ha mostrato una certa umanità nel dare parere negativo all’istanza di revoca dell’immunità parlamentare avanzata dall’Ungheria nei confronti di Ilaria Salis. Il voto in aula si terrà verosimilmente il prossimo 7 ottobre.
Intanto, il governo di Orban ha giurato vendetta alla nostra concittadina, definendola “terrorista”. Quanto alle accuse, tutte da provare, in Ungheria potrebbero costarle oltre vent’anni di carcere (per di più in un regime che assomiglia a quello previsto dal 41bis). C’è quindi da immaginare che, semmai fosse revocata l’immunità, Budapest non le garantirebbe un giusto processo, né tantomeno il rispetto dei diritti umani.